Wednesday 22 June 2011

IL CRISTIANO E L’ISLAM, Parte I

Attenti ai lupi camuffati da agnelli

INTRODUZIONE

"Cristiani, reagite alla sfida dell'islam!"; è il grido di allarme echeggiato al Sinodo Europeo dei Vescovo tenuto in Vaticano nell'ottobre del 1999.

Il cardinale Poupard, prefetto del Pontificio consiglio delle Culture, aggiunge con una certa preoccupazione: "L'Europa deve essere cosciente che l'Islam vuole conquistarla". Il prof. A. Besangon, dell'Accademia di Francia, ha lì detto: "La storia insegna che la coabitazione pacifica dell'Islam e del Cristianesimo è sempre stata precaria e nell'islam ci sono aspetti direttamente contrari alla fede cristiana".

Il cardinale Poupard ha espressamente detto: "Nei paesi cristiani la popolazione diminuisce progressivamente, mentre accade l'inverso nei paesi musulmani. Nella terra di Cristo, là dove i cristiani del mondo intero si preparano a celebrare il secondo millennio della nascita di Gesù, i cristiani locali, in maggioranza araba, si chiedono con angoscia di che cosa sarà fatto il domani e se la loro morte non è a poco a poco programmata. Non dobbiamo dimenticare questi fatti... L'attualità ci mostra che questo Islam non cambia". Così il russo V. Tretiakov, direttore di quotidiano e testimone della guerra nella Cecenia musulmana, dice: "Se l'islam non può più opporsi culturalmente all'Occidente, cerca di espandersi come può, cioè con la forza". E aggiunge: "Da quelle zone musulmane dell'ex URSS arrivano richieste non solo di legalizzare la poligamia, ma addirittura richieste che le case dei musulmani prevedono locali per l'alloggio degli schiavi"

il Resto del Carlino, 7 ottobre 1999, p. 23.

Fanno anche molto riflettere le parole di una famosa antropologa non sospetta, quale la "laica" Ida Magli. "
Il territorio italiano è privo di porte e di confini, a disposizione di coloro che hanno deciso di considerarlo di loro proprietà".

"Insomma, come i napoletani hanno clamorosamente dimostrato, in Italia bisogna essere un "immigrato" per trovare casa, lavoro e la più premurosa tutela da parte dei governanti. Già, questo è il punto più misterioso: perché i governanti italiani si comportano tutti come se fossero stati eletti per fare gli interessi, non degli italiani, ma degli invasori? Non lo sappiamo: ma di invasione si tratta, e sempre più massiccia.

"L'Italia è non soltanto la porta aperta dell'Occidente all'islamismo e testa di ponte per questa conquista ma soprattutto il territorio fisico e la nazione dove legittimare la propria presenza. L'approdo di tante popolazioni musulmane, sia dall'Africa che dai Balcani, è organizzato, diretto, programmato dall'alto.

Vengono mandati avanti donne e bambini non perché è più difficile respingerli, ma perché sono territorialmente e culturalmente più invasivi in quanto in grado di procreare e di moltiplicarsi.

D'altra parte i nostri governanti si comportano in modo da favorire (si direbbe "a tutti i costi") l'innesto dell'islamismo, cercando di abbassare la soglia del rigetto immunitario delle differenze, intrecciando scambi culturali e commerciali, mettendoci davanti, senza discuterlo, il progetto di un gasdotto sottomarino che col­legherà la Libia alla Sicilia, ma soprattutto mostrando già da adesso quale sarà la direzione verso la quale ci muoveremo: saremo succubi!

Perché la Chiesa tace? È un altro interrogativo al quale è difficile trovare delle risposte. Sul fatto che la leadership islamica si appresti a prendere il posto della cultura cristiana, non è il caso di nutrire dubbi, come è noto quando si vuole essere troppo buoni si finisce con l'essere stupidi. Ma quello che la Chiesa stessa ha avallato (almeno a livello ufficiale) proponendo la possibilità di un "incontro" con l'islamismo, è un gravissimo errore. E comunque finirà inevitabil­mente o con dei terribili conflitti o con la vittoria dell'islamismo.

Prima di tutto per un motivo: religione e cultura sono la stessa cosa. Una religione è una visione del mondo ed è quindi inscindibile dalla cultura. Per questo gli italiani e Europei anche quando non sono credenti, sono però portatori di una cultura che è tale perché è cristiana e non può non esserlo. Dunque il problema dell'islamismo è problema di scontro fra culture, e non di "dialogo interreligioso". E la Chiesa dovrebbe saperlo bene in quanto il messaggio è: Gesù era talmente incompatibile con le culture orientali che ha dovuto trasferirsi subito nel centro delle civiltà più avanzate dell'epoca, quella greca e quella latina, per potersi sviluppare. E le culture sono come le Specie: scompaiono, ma non regrediscono.

il Resto del Carlino, agosto 1999.

Parole, queste che non sono affatto tranquillizzanti per il futuro del mondo cristiano!

Nel nostro tempo ogni cristiano incontra ogni giorno marocchini, nordafricani, senegalesi, extracomunitari che sono quasi tutti di religione musulmana. I primi contatti con queste persone hanno fatto esclamare a molti cristiani:
'Anche questa gente crede in Dio come noi". Ma esaminando il Vangelo ed il Corano, la figura amabile di Gesù, nostro Dio e Salvatore, e quella e quella di Maometto vediamo che c'è una tale differenza che è impossibile fare certe affermazioni.

Questo opuscoletto ti aiuterà a vedere la verità e a praticare l'esortazione di S. Pietro ai primi cristiani: "SIATE SEMPRE PRONTI A RISPONDERE A QUELLI CHE VI CHIEDONO SPIEGAZIONI SULLA VOSTRA FEDE, MA RISPONDETE CON GENTILEZZA E RISPETTO" (1 Pietro 3, 15-16).

I. CRISTIANI E MUSULMANI: CREDENTI NELLO STESSO DIO?

1. L'Islam nega la SS. Trinità.

I Cristiani ed i Musulmani credono in un unico Dio, ma "dire che i Musulmani adorano lo stesso Dio dei Cristiani non è esatto, perché il Dio dei Cristiani è trinitario ed un Musulmano non adora come Dio, né Gesù né lo Spirito Santo, e ancor meno dei simboli concreti come la Croce.

In effetti il Corano, il libro sacro dell'islam, respinge con orrore la SS. Trinità. "
Sono miscredenti quelli che dicono: in verità Dio è il terzo di tre" (sura 5, 73). "La Trinità è il più importante dei punti di divergenza fra le due religioni". II Corano dice: "come potrebbe Dio avere un figlio se non ha consorte?" (sura 6, 100-101). Per il Corano infatti l'espressione "figlio di Dio" implica una concretezza di rapporti carnali che è agli antipodi della concezione cristiana. I Cristiani hanno sempre professato e professano la fede in un unico Dio. Fedeli, tuttavia, all'insegnamento evangelico sanno che l'unico Dio ha fatto conoscere pienamente se stesso per mezzo di suo Figlio Gesù Cristo.

Per la fede cristiana l'unico Dio si è fatto conoscere come PADRE, come FIGLIO e come SPIRITO SANTO, che sono Persone distinte, aventi tutte e tre la stessa natura divina, e perciò uguali. Nel Nuovo Testamento vi sono circa 40 testi trinitari. Uno dei più noti è quello del Vangelo di Matteo 28, 19. Sono le parole di Gesù e che la Chiesa usa come formula battesimale fin dalle sue origini.
Ecco il testo: "E Gesù disse loro: Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque ed ammaestrate tutte le nazioni battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo". Perciò non credere alla SS. Trinità, rivelataci da Gesù, significa praticamente dire che Gesù è un bugiardo. II Vangelo, invece, ci dice: "DIO NESSUNO LO HA MAI VISTO: PROPRIO IL FIGLIO UNIGENITO CHE È NEL SENO DEL PADRE, LUI LO HA RIVELATO" (Gv 1, 18).

2. L'Islam nega la divinità di Gesù (e la sua Incarnazione).

All'inizio del Vangelo di S. Giovanni si legge: "
In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio, ed il Verbo era Dio (...) Tutte le cose furono fatte per mezzo di Lui (...) Ed il Verbo si è fatto carne ed abitò fra noi" (Gv 1, 1-14).

Gesù Cristo, come afferma esplicitamente questo passo del Vangelo, è vero Dio e vero Uomo. E davanti ai giudici ebrei Gesù disse chiaramente di essere Dio e Giudice universale (Mt 26, 63-65) pur sapendo che per questa affermazione lo avrebbero accusato di bestemmia e lo avrebbero condannato a morte.

Il Corano, invece, "
pur parlando sempre di Gesù col più grande rispetto, condanna e respinge in modo non meno categorico la sua divinità". "Certo sono miscredenti quelli che dicono: «il Messia, figlio di Maria, è Dio»" (sura 5, 72). "I Cristiani dicono: «il Messia è Figlio di Dio!» Dio li maledica! In che grave errore sono caduti!" (sura 9, 30-31).

"
Chiunque associ a Dio altre divinità si vedrà interdire da Dio l'entrata in Paradiso. Sua dimora sarà il fuoco" (sura 5, 72). Gesù, perciò, per l'islam non è Dio; è solo un uomo, un profeta, e per di più inferiore a Maometto. È questo un abisso incolmabile che separa Islam e Cristianesimo. In effetti, su questo, il Vangelo è in radicale contrapposizione col Corano, provando chiaramente la divinità di Gesù. Gesù dimostrò di essere Dio col rendere in un attimo la vista ai ciechi, l'udito ai sordi, la parola ai muti, la salute ad ogni sorta di malati, col resuscitare i morti; col comandare da padrone ai demoni e le forze della natura e, soprattutto, con la sua resurrezione dalla morte.

Inoltre per il Corano Gesù non è stato né ucciso né crocifisso. Al suo posto fu crocifisso uno simile a lui. "
Gli ebrei affermano: Abbiamo ucciso il Messia (sic), Gesù figlio di Maria! In realtà non l'hanno né ucciso né crocifisso, ma qualcun altro fu reso ai loro occhi simile a lui" (sura 4, 156-159).

Il Vangelo, però, prova tutto l'opposto. Gesù stesso più volte predisse la sua morte (Mt 16, 21; Mc 8, 31-33, etc.). I Vangeli stessi attestano la morte del Figlio di Dio. I soldati spezzano le gambe ai due ladroni sulla croce, ma a Gesù non lo fecero perché era già morto (Gv 19, 32-33). Lo stesso evangelista Giovanni ci dice come a Gesù, pur essendo già morto, fu dato il colpo di grazia con la lancia squarciandogli il cuore (Gv 19, 34).

La morte di Gesù ci viene provata anche dal fatto che i suoi stessi discepoli faticarono molto ad accettare l'idea della Resurrezione, tanto era rimasto impresso in loro il corpo privo di vita di Gesù sulla croce!

3. L'Islam nega il peccato Originale (e la redenzione di Cristo).

Il Corano ignora un elemento importantissimo ed essenziale del Cristianesimo, cioè il peccato Originale. La 29 e la 75 sura del Corano parlano della disobbedienza di Adamo ed Eva, della loro punizione e dell'espulsione dal paradiso terrestre. A questo punto interviene una differenza fondamentale perché, contrariamente a ciò che insegna il Cristianesimo, l'Islam ignora la trasmissione del peccato Originale a tutti gli uomini.

Viene così a cadere la necessità della Redenzione di Gesù e, quindi, della incarnazione del Figlio di Dio. Ciò significa distruggere il Cristianesimo alle radici! Altro che credere nello stesso Dio!

La concezione islamica della giustizia divina non ammette la punizione di un innocente come condizione per il perdono dei peccatori colpevoli". In questo modo viene negata l'intera sostanza del Cristianesimo nel quale la Redenzione presuppone appunto la possibilità che un Innocente (cioè Gesù) paghi per le colpe dell'umanità peccatrice.

4. L'Islam nega che Maria sia Madre di Dio.

Gesù Cristo, seconda Persona della SS. Trinità, come Dio è sempre esistito; come Uomo cominciò ad esistere nel tempo al momento dell'incarnazione nel seno purissimo della Vergine Maria. I Musulmani, rifiutando la divinità di Gesù, negano conseguentemente che Maria sia Madre di Dio. "
Siccome per il Corano Gesù è una semplice creatura, anche Maria non è Madre di Dio, ma solo dei profeta Gesù".

Più o meno è la stessa cosa che dicono i Testimoni di Geova!

Il Corano, libro che i Musulmani credono dettato parola per parola da Dio (sura 75, 17-19), confonde però la Vergine Maria, Madre di Gesù, con un'altra Maria che invece era sorella di Aronne e Mosè (sura 19, 27-33). Tra questa Maria e la Beata Vergine Maria, Madre di Gesù Cristo, intercorsero 1500 anni! Si tratta di una delle numerose contraddizioni storiche di cui è pieno il Corano ".

Inoltre, poiché l'Islam ignora il peccato Originale e la sua trasmissione agli esseri umani, viene escluso a priori qualsiasi riferimento al dogma della Immacolata Concezione in senso cristiano. Nel Vangelo, invece, l'Angelo Gabriele, mandato da Dio, saluta la Madonna con un nome nuovo: "
Ti saluto, o piena di grazia" (Lc 1, 28).

Nello stile biblico il nome indica ciò che è la persona che lo porta. Chiamando Maria PIENA DI GRAZIA, l'Angelo ha voluto far capire che in quella creatura umana, MARIA e PIENA DI GRAZIA coincidevano. Quella donna cominciò ad essere PIENA DI GRAZIA fin da quando cominciò ad essere MARIA, ossia una creatura umana. Più semplicemente: se Maria avesse avuto il peccato Originale, l'Angelo non avrebbe potuto chiamarla "piena di grazia", perché la pienezza di grazia non può coesistere con qualsiasi macchia di peccato.

Che poi la Madonna sia nata senza peccato Originale lo ha confermato Lei stessa, scendendo dal Cielo su questa terra, a LOURDES, nel 1858 dicendo a Bernardetta: "IO SONO L'IMMACOLATA CONCEZIONE".

II. L'ACCUSA DI MAOMETTO: I CRISTIANI HANNO FALSIFICATO IL VANGELO!

1 Le divergenze tra Corano e Vangelo.

Per i Musulmani il Corano è stato "dettato" parola per parola a Maometto dall'Angelo Gabriele, per cui Maometto non è che un semplice trasmettitore del testo divino (sura 75, 17-19). In prospettiva islamica, Toràh, Vangelo e Corano, non sono che tre aspetti diversi della medesima Parola Divina, rivelata in epoche successive a tre popoli diversi (sura 6, 155-157).

Perciò il Corano chiama gli Ebrei ed i Cristiani "Gente del Libro" (sura 6, 154), ma li accusa di aver corrotto e falsificato la rivelazione divina (sure 5, 41; 2, 75-79; 3, 78). Ciò spiega pure agli occhi dei Musulmani le divergenze che si incontrano nei racconti paralleli della Bibbia e del Corano: il racconto autentico per i Musulmani è quello del Corano, mentre quello della Bibbia e dei Vangeli è stato corrotto e falsificato dagli Ebrei e dai Cristiani.

L'accusa che i Musulmani fanno ai Cristiani di aver falsificato i Vangeli rivela un'ignoranza che è sia vasta che sorprendente. Infatti qualunque studioso serio (anche ateo) sa bene che, prima di accettare come degno di fede un testo della antichità, deve accertarsi che le deposizioni scritte non siano alterate attrverso i secoli.

Dei Vangeli possediamo ben 34.086 copie tra codici greci, abbiamo traduzioni di essi in tutte le lingue antiche e molte decine di migliaia di citazioni di scrittori cristiani dei primi secoli. Le loro citazioni stabiliscono che i Vangeli furono scritti nella seconda metà del I secolo (dal 50 al 100 d.C.) e sono tante che CON ESSE SI POTREBBERO RICOSTRUIRE I VANGELI STESSI SE ESSI FOSSERO ANDATI PERDUTI!. Tutti questi codici e citazioni riportano i Vangeli originali. Ce lo provano in maniera categorica le centinaia di papiri scoperti in tutto questo secolo. Tutti questi papiri, così antichi, riportano i Vangeli tali e quali come li leggiamo nelle nostre edizioni moderne! Dire dunque che i Cristiani hanno falsificato i Vangeli è solo frutto di ignoranza e mancanza di serietà scientifica.

2. E se fosse stato Maometto a falsificare i Vangeli?

Da quanto esposto risulta che i Cristiani non hanno falsificato i Vangeli.

Possiamo dunque essere sicuri che noi oggi li leggiamo così come sono usciti dalla penna dei loro autori. I Cristiani non hanno falsificato, per gli stessi motivi il Vecchio Testamento (cioè la Bibbia degli Ebrei); anche perché gli Ebrei (che non sono certo Cristiani) hanno sempre e giustamente vegliato sui loro Testi Sacri (che, tra l'altro, esistevano già secoli prima che nascesse il Cristianesimo!), facendolo sempre con severità e rigore.

Adesso l'accusa, fatta dai Musulmani ai Cristiani si può ribaltare: e se fosse stato Maometto a falsificare e a "truccare" i Vangeli? La domanda è legittima, come è legittimo verificare. La verità oggettiva è che non sono stati i Cristiani, ma semmai Maometto a "truccare" il Vangelo. Ciò con cui Maometto venne a contatto erano i Vangeli scritti da eretici (cioè i Vangeli apòcrifi) che circolavano allora in Arabia. Analfabeta, ingannato da quanto sentiva dire da quei "Cristiani" presunti con cui veniva a contatto, Maometto ci ha lasciato nel Corano non un'immagine autentica della fede in Gesù, ma una sua caricatura.

È convinto, ad esempio, che la TRINITA’ sia composta di PADRE, FIGLIO, e MARIA (sura 5, 116). Crede che L'EUCARESTIA SIA STATA ISTITUITA FACENDO SCENDERE DAL CIELO UNA TAVOLA IMBANDITA (sura 5, 111-115). Confonde Maria, Madre di Gesù, con Maria, sorella di Mosè ed Aronne, vissuta 1500 anni prima! (sura 19, 27-33). Afferma che AL POSTO DI GESÙ FU CROCIFISSO UNO SIMILE A LUI (sura 4, 156) seguendo in ciò le dottrine di antichi eretici.

Già il grande S. Tommaso d'Aquino (1226-1274) nella sua Summa contra Gentiles (I, VI) scriveva: "...
anzi egli (= Maometto) àltera quasi tutti i testi dell'Antico e Nuovo Testamento con narrazioni favolose, come appare a chi esamini la sua legge, per la qual ragione scaltramente egli vieta ai suoi seguaci di leggere i libri dell'Antico e Nuovo Testamento per impedire che scoprano le sue imposture. Da tutto questo appare chiaramente che coloro che prestano fede ai suoi insegnamenti lo fanno per leggerezza".

III. VANGELO E CORANO A CONFRONTO

1. La misericordia di Dio nel Vangelo e nel Corano

Il Vangelo proclama molte volte che Dio è misericordioso: "
DIO VUOLE CHE TUTTI GLI UOMINI SI SALVINO E ARRIVINO ALLA CONOSCENZA DELLA VERITÀ" (1 Timoteo 2, 4). Parlando del buon pastore che lascia le 99 pecore all'ovile per cercare quella smarrita, Gesù conclude: "Così il Padre vostro NON VUOLE CHE SI PERDA NEPPURE UNO SOLO" (Mt 18,11-14).

Pure il Corano proclama molte volte che Dio è misericordioso. Tale misericordia, però Dio la esercita soltanto con i Musulmani; gli altri li condanna allo sterminio. Anzi c'è di più: è Dio che decide chi deve diventare Musulmano; è Dio che decide chi deve diventare buono e chi cattivo! Sembra incredibile, ma basta leggere il Corano: "DIO FA ERRARE CHI VUOLE E PONE SUL RETTO SENTIERO CHI VUOLE" (sura 6, 69). "A colui che Egli vuole guidare sulla retta via, Dio apre il petto all'Islam; a colui invece che Egli vuole traviare, Dio restringe il petto" (sura 6, 125). Inoltre Dio comanda agli uomini che vuol far perire di commettere i peccati più infami: "VOGLIAMO FAR PERIRE UNA CITTA? COMANDIAMO AGLI ABITANTI DI LASCIARSI ANDARE AI PECCATI PIÙ INFAMI. Allora si realizza il verbo pronunciato contro di essa e la radiamo al suolo" (sura 17, 16). Ora ci chiediamo:

-
Se Dio è misericordioso, come può comandare agli uomini di fare i peccati più infami? E come può, dopo aver loro comandato di fare peccati, mandarli all'inferno?
-
Dov'è la libertà degli uomini se è Dio stesso che costringe a fare il male?
- Come può Dio dire nel Corano il contrario di quanto ha detto nel Vangelo, che pure il Corano riconosce come libro di Dio?

2. I nemici

Dice Gesù nel Vangelo: "
Avete udito che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico amate i vostri nemici, pregate per coloro che vi perseguitano. Perché se amate solo quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i peccatori? E se salutate solo i vostri fratelli, che fate di speciale? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli" (Mt 5, 43-48).

E Gesù stesso, morendo sulla croce, perdonò i suoi crocifissori: "
Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno" (Lc 25, 34). Invece il Corano esorta i Musulmani a uccidere i nemici: "AMMAZZATELI OVUNQUE LI INCONTRIATE" (sura 2, 191).

3. Prescrizioni alimentari

Un'altra notevole differenza tra Cristianesimo e Islam riguarda gli alimenti. Il vino e gli alcoolici per il Corano sono sozzure e opere di Satana, quindi sono da evitare (sura 5, 9); però, sempre secondo il Corano, in paradiso scorrono fiumi di vino delizioso (sura 47, 15). Riguardo ai cibi, il Corano proibisce ai Musulmani di mangiare carne e sangue di porco (sura 5, 3).

Completamente diverse le cose che Gesù insegna ai suoi discepoli: "
Ascoltatemi ed intendete bene: NON C'E NULLA FUORI DELL'UOMO CHE ENTRANDO IN LUI POSSA CONTAMINARLO; sono invece le cose che escono dall' uomo a contaminarlo (cioè lo rendono impuro davanti a Dio)" (Mc 7, 14-15). Quando poi gli chiedono spiegazioni su questo, Gesù addirittura li rimprovera perché si mostrano PRIVI DI UNA ELEMENTARE CAPACITA’ DI RIFLESSIONE! Infatti dice loro: "Siete anche voi COSI' PRIVI DI INTELLETTO? Non capite che ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può contaminarlo, perché NON GLI ENTRA NEL CUORE, ma va nel ventre e VA A FINIRE NELLA FOGNA?" Dichiarava così mondi TUTTI gli alimenti" (Mc 7, 18-20). Poi Gesù dice ciò che davvero rende impuro l'uomo davanti a Dio: "Ciò CHE ESCE DALL'UOMO QUESTO SI CONTAMINA L'UOMO. Dal di dentro, infatti, cioè dal cuore degli uomini escono le intenzioni cattive: prostituzioni, furti, omicidi, adulteri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengon fuori dal cuore dell'uomo E CONTAMINANO L'UOMO" (Mc 7,20-23).

4. II matrimonio

Dice Gesù nel Vangelo: "
Avete udito che fu detto: NON COMMETTERE ADULTERIO... Fu pure detto: CHI RIPUDIA LA PROPRIA MOGLIE, LE DIA L'ATTO DI RIPUDIO; ma io vi dico: CHIUNQUE RIPUDIA LA PROPRIA MOGLIE LA ESPONE ALL'ADULTERIO e chiunque sposa una ripudiata, COMMETTE ADULTERIO" (Mt 5, 27-32). II Corano, invece, ammette (sura 4, 3) che l'uomo può avere fino a 4 mogli (fa eccezione il solo Maometto a cui Allàh diede il permesso di avere 12 mogli: sura 33, 50-51) e quante concubine vuole (sura 23, 6).

Ritorniamo per un attimo a Gesù. "
I Farisei gli domandarono: MAESTRO, È LECITO AD UN UOMO RIPUDIARE LA MOGLIE? Ed egli rispose loro: Cosa vi ha comandato Mosè? Essi risposero: Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla. Gesù disse loro: PER LA DUREZZA DEL VOSTRO CUORE egli scrisse per voi questa norma. Ma all'inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola. L'UOMO DUNQUE NON SEPARI Ciò CHE DIO HA UNITO" (Mc 10, 2-11).

Maometto, invece, in base alla sura 4, 24 concede ai Musulmani la pratica del "matrimonio di godimento" che meglio si potrebbe dire
prostituzione legalizzata, perché al termine del periodo convenuto (che può essere anche solo di qualche ora!) II matrimonio si scioglie. Questo matrimonio è in uso ancora tra i Musulmani sciiti.

5. Alcune domande al Corano.

Dice il Corano: "
DIO FA ERRARE CHI VUOLE E PONE SUL RETTO SENTIERO CHI VUOLE" (sura 6, 39)

- Domanda: E allora PERCHÉ POI DIO CASTIGA I CATTIVI?

Dice il Corano: "
II potere appartiene interamente a Dio; non sanno i credenti CHE DIO METTEREBBE SU UNA STRADA BUONA SE LO VOLESSE?" (sura 13,31).

- Domanda: E ALLORA SE DIO È BUONO PERCHÈ NON LO FA?

Dice il Corano: "
DIO PERDONA A CHI GLI PARE E PIACE" (sura 4, 116).

- Domanda: E allora come può Dio dirsi BUONO e MISERICORDIOSO? Lo si dovrebbe dire CAPRICCIOSO!

Dice il Corano: "
MOLTI UOMINI ABBIAMO CREATO PER LA GEHENNA (l'inferno) (sura 7, 159).

- Domanda: Se Dio è BUONO come può creare degli esseri PER MANDARLI poi ALL'INFERNO?

CONCLUSIONE

Come si vede
la dottrina del Corano in tanti argomenti e radicalmente opposta a quella del Vangelo. E poiché Dio non può contraddirsi, Egli non può aver rivelato sia il Vangelo sia il Corano, ma solo uno dei due. Dall'assenza di contraddizioni (presenti nel Corano) e per la sublimità della dottrina (il Vangelo è molto superiore), la risposta non può essere che una sola: Dio ha rivelato la Bibbia, non il Corano.

Continua nella Parte II

Source:
http://www.preghiereagesuemaria.it/libri/il%20cristiano%20e%20l'islam.htm


IHS

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