Thursday, 16 April 2009

A list of major Muslim scholars and scientists (Italian Version)

Not really a bunch of truly orthodox Muslims...(al-Ghazali apart)

Ecco una lista dei maggiori scienziati arabi/islamici: vediamo quanto erano dei veri credenti!...

1) Al-Razi 865-925: il più grande scienziato “mussulmano”, medico persiano. 184 libri. Monumentale e fondamentale enciclopedia «al Hawi». Il suo pensiero sulle religioni? Ha scritto tre libri in cui sospettava dei trucchi faraudolenti del “profeta”, degli stratagemmi di chi si nominava profeta, ed in cui refutava le religioni rivelate. E sul Qur’an sosteneva: “si possono produrre migliaia di simili”

2) Avicenna Ibn Sina 973-1037: uzbeco, filosofo, scienziato, medico (scrisse al Qanun delle medicine = Canone della Medicine), approccio sistematico, fu studiato a Bologna nella Medicina fino al 17 sec. Filo: combinazione tra Aristotele e Neo-platonismo. Contrariamente all’ ortodossia islamica, negava l’immortalità dell’anima, l’interesse di Dio nelle persone e nella creazione del mondo puntuale. Riteneva la filosofia più importante della teologia. Le sue visoni sulla creazione, su Dio, angeli etc etc contraddicono la teologia islamica. Rigetta la dottrina centrale della risurrezione della carne, e considera tutte le religioni come false .Fu il più attaccato da al Ghazali che lo considerava un apostata

3) Al-Ma’arri 973-1057: maggiore filosofo siriano: conosciuto come il Lucretius d’Oriente. Cieco dall’età di cinque anni. Disprezzava tutte le religioni ma in special modo l’Islam.
 
4) Omar Khayyam 1048-1122: grande matematico, astronomo iraniano, epicureo, razionalista. Era contro l’ortodossia islamica, rigettava che ogni evento derivasse dall’ intervento di Allah, non credeva nella risurrezione, nel giudizio finale, e in una ricompensa dopo la vita. Tutto dipende da leggi naturali.

5) Ibn Rush Averroe 1126-1198: nato in Andalusia, filosofo, scienziato. Nel 13 e 14 secolo l’averroismo era rilevante come il marxismo. Fu mediatore tra il mondo arabo ed occidentale, commentatore di Platone e Aristotele, li rende accessibili alla cultura araba. Aristotele era considerato l’uomo perfetto. Detto “il commentatore”. Mediò la filosofia con la religione, cercò di interpretare il Qur’an in termini aristotelici. Condannato per eresia da cristiani, ebrei e dall’Islam, i suoi lavori furono bruciati e proibiti. Il Califfo lo accusò di eresia, fu interrogato e messo sotto sequestro. I suoi libri furono bruciati (tranne i trattati di medicina, di aritmetica e di astronomia elementare). Alla fine, il califfo lo richiamò a Marakkesh. Era liberale, per la liberazione della donna (“molta povertà e maltrattamento deriva dal fatto che le donne son tenute come animali domestici”). Riteneva il “Giudaismo legge per bambini, il Cristianesimo legge dell’impossibile e il Mohamedanesimo legge per i porci”

6) al-Khwarizmi 780-850: uzbeko, lavorò nella “Casa della Saggezza”. Matematico ed astronomo. Suo il primo libro sulle equazioni sistematiche e su equazioni lineari e quadratiche. Considerato il padre dell’algebra (anche se la paternità è disputata con il matematico greco-romano Diophantus e/o matematico indu (Arya Bhatta). Con la distruzione di Alessandria nel 7° sec, tutte le sue opere furono perse. Le opere di Diophantus non erano conosciute in Occidente fino al Rinascimento. Il nome “al-jabir” deriva da Khwarizmi. La traduzioni in latino della sua aritmetica e dei numerali indiani introdussero la posizione decimale in occidente nel 12 secolo. Quasi tutti modelli numerali decimali provengono dall’India (primo concetto di “positional numerology”). L’algebra è di origine cinese, persiana, ed indiana, dove si usava l’ algebra per millenni. I babilonesi, egizi e greci la svilupparono. Le basi moderne della matematica furono fondate dagli assiri e babilonesi, che già conoscevano lo “0” (il primo “0” è dei sumeri ca. 5000 anni fa). Khwarizmi apportò miglioramenti nell’ algebra hindu. Tradusse i mauscritt greci e sanskriti. Era un zorostraino (secondo al-Tabari). Altri mussulmani sostengono che fosse ortodosso. Lui non ha mai sostenuto che fosse influenzato dalla religione o che fosse frutto del Qur’an o degli ahadith.

7) al-Biruni 973-1048, uzbeco, padre dell’ indologia. Sosteneva che il Qur’an non doveva interferire nella scienza

8) al-Kindi 870-873, Kufa, primo filosofo islamico, origine cristiana (tribù degli al-kinda), figura prominente della “casa della Sapienza”, introdusse i numeri indiani, il neo platonismo, e fu protetto dai califfi mutaziliti

9) al-Farabi 870-950, più grande sceinziato e filosofo islamico, aristotelico (secondo maestro dopo Aristotele (ritenuto il primo). Sosteneva la superiorità della ragione rispetto alla rivelazione

10) Geber 721-815, padre della chimica araba. Probabilmente persiano.

11) Abulcasis 936-1013, filosofo mussulmano spagnolo, maggior chirurgo mussulmano. Padre della moderna chirurgia

12) al-Ghazali 1058-1111, persiano, maggior filosofo mussulmano. Sconfisse il movimento Mu’tazilita (razionalisti). Chiuse le porte dell’interpretazione (ijtihad) nella sua “Incoerenza dei filosofi” (epistemologia mussulmana (studio della natura come tale, validità della conoscenza). Rigetta Platone ed Aristotele. Ringiovanì i dogmi mussulmani, riporta indietro l’Islam (riproponendo ahadith ridicoli e la superstizione). Conosceva bene la filosofia, la critica per islamizzarla. Contro Averroe (Ibn Rushd), compie sforzi immensi per rifutarlo nel suo “Incoerenza dell’Incoerenza, “tahafut al-tahafut””, ma non riuscì a fermarlo. Fu contro Avicenna (Ibn Sina) perchè razionalista che utilizzava i vecchi greci. Incompatibilità tra fede e ragione, sosteneva la non subordinazione della fede alla ragione. Ghazali staccò la religione dalla ragione.

IHS 

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